Paulina Herrera Letelier | Comitato scientifico

Paulina
Herrera Letelier

Comitato Scientifico

Città del Messico, Puebla e il Cile sono i luoghi dell'infanzia e della prima formazione universitaria di Paulina Herrera, architetta classe ‘78.
La tesi su “L’immagine in movimento e la percezione dinamica dello spazio architettonico” è quanto di più rappresentativo possa esserci per una giovane professionista che arriva in Sardegna nel 2009 con un dottorato di ricerca dell'Università di Cagliari. Nel suo delicato ma tenace moto perpetuo, Paulina impara a tessere nei laboratori di Samugheo con la storica artigiana Maria Antonia Urru, inizialmente come designer poi come tessitrice per sperimentare, creare fino ad insegnare.


Dall’architettura alle arti figurative, dal design alla realizzazione artigianale di manufatti, per una creativa come Paulina il salto è breve, quanto la distanza tra l'America latina e un’isola del Mediterraneo.


Comitato scientifico

Pensare per fare...

Think to do


Marcella Gravela | Comitato scientifico

Marcella
Gravela

Comitato Scientifico

Un viaggio di andata e ritorno dalla città dei sassi in cui nasce nel 1976 alla laguna di Venezia dove si laurea in architettura allo IUAV in Storia e conservazione dei beni architettonici e ambientali. Breve sosta a Ferrara per conseguire un altro prestigioso titolo di studio, un master di II livello in miglioramento sismico, restauro e consolidamento del costruito storico e dare inizio alla sua carriera.


Negli anni trascorsi a Venezia, Marcella svolge la sua professione di architetto impegnata nell’ambito del restauro conservativo, dei materiali lapidei e di tecniche costruttive tradizionali.
Il ritorno a Matera in occasione della candidatura a Capitale europea della cultura, segna il riavvicinamento alla città natale e la possibilità di proseguire qui la sua professione dedicandosi anche alla fotografia. La mostra Radici e percorsi su Matera e dintorni, curata da Marcella e con la partecipazione di Gianni Berengo Gardin, è tra i progetti che contribuiranno alla vittoria di Matera nel 2019.


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Luca Mariotti | Comitato scientifico

Luca
Mariotti

Comitato Scientifico

Sono gli anni ’90. Sbaglia Facoltà frequentando Scienze Politiche e consegue un Master in Marketing & Management riacchiappando di seguito la sua passione per l’Industrial Design e l’Architettura.
Nuovo Millennio. Management Consultant dell’azienda di famiglia prima e di importanti aziende e studi di architettura poi, ha digitalizzato le Top Brand del furniture in giro per l’Italia con Lovli/Furnichannel partendo da Milano, per approdare a Bergamo nel progetto di ‘Dehomecratic’ del quale è Board of Member e Co-Founder.


Il suo mantra: la ‘de-folclorizzazione’ dell’ artigianato, sarà portatrice di un nuovo design capace di internazionalizzare le culture autoctone.


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Cristina Pittau | Comitato scientifico

Cristina
Pittau

Comitato Scientifico

Il suo è un pensiero libero, non stagnante, che investe il sapere creativo nelle sue molteplici declinazioni dell’arte, dell’architettura, del design. E in quanto elemento libero, ogni titolo sarebbe limitante per Cristina: insegnante al liceo, storica dell’arte, ricercatrice universitaria nonché referente culturale per istituzioni museali.


Si è formata all’Università di Cagliari dove alla laurea in lettere è seguita la specializzazione in Storia dell’arte e il dottorato di ricerca in Tecnologie per la Conservazione dei beni architettonici e ambientali. Per oltre dieci anni si è occupata di didattica, servizi educativi, di promozione e valorizzazione per i Musei Civici di Cagliari. Collabora con enti, associazioni e istituzioni nazionali che si occupano di Beni culturali tra cui la Fondazione “Il Correggio” di cui è membro del comitato scientifico. È inoltre autrice di pubblicazioni e relatrice a convegni e conferenze negli ambiti di storia dell’arte e dell’architettura.

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Jari Franceschetto | Comitato scientifico

Jari
Franceschetto

Comitato Scientifico

Deus ex machina… (ma preferisce definirsi semplicemente ideatore!) del primo Sardegna Design Award, Jari Franceschetto architetto classe ‘76, traccia la sua visione dello spazio e degli oggetti dentro un perimetro di stile, di creatività e di comprovata competenza.
Nei suoi progetti il pensiero (quel ricorrente think to do) si traduce in azione, poi funzione e quindi in forma per la scoperta di nuovi contenuti e soluzioni del vivere contemporaneo.
Il suo simbolo ideale è lo slash, la linea che congiunge e disgiunge rimestando ruoli e ibridando il saper fare con visioni sempre nuove nei campi dell’architettura, del design, del concept di prodotto, della comunicazione e distribuzione.
Vive tra la Sardegna, Venezia e dentro la materia delle sue creazioni

Laurea in architettura allo IUAV di Venezia nel 2002, ha fondato l’ open work AJF/ uno spazio per esprimere idee ed accogliere entusiasmo e creatività. Ha vinto il concorso internazionale Rilegno e Panca d’autore, il primo premio City Scape City-Brand & Tourist Landscape Awards con un progetto per il lungomare di Santa Margherita di Pula nel 2021 e ricevuto la menzione d'onore al Compasso d'Oro ADI per il progetto Line.
Dal 2020 è designer e direttore creativo del brand Suberdesign per cui ha sviluppato una prima collezione, in purezza, di complementi d’arredo realizzati con il recupero di tappi in sughero delle bottiglie di vino.

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Marcella Gravela | Comitato scientifico

Marcella
Gravela

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Un viaggio di andata e ritorno dalla città dei sassi in cui nasce nel 1976 alla laguna di Venezia dove si laurea in architettura allo IUAV in Storia e conservazione dei beni architettonici e ambientali. Breve sosta a Ferrara per conseguire un altro prestigioso titolo di studio, un master di II livello in miglioramento sismico, restauro e consolidamento del costruito storico e dare inizio alla sua carriera.

Negli anni trascorsi a Venezia, Marcella svolge la sua professione di architetto impegnata nell’ambito del restauro conservativo, dei materiali lapidei e di tecniche costruttive tradizionali.
Il ritorno a Matera in occasione della candidatura a Capitale europea della cultura, segna il riavvicinamento alla città natale e la possibilità di proseguire qui la sua professione dedicandosi anche alla fotografia. La mostra Radici e percorsi su Matera e dintorni, curata da Marcella e con la partecipazione di Gianni Berengo Gardin, è tra i progetti che contribuiranno alla vittoria di Matera nel 2019.

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Luca Mariotti | Comitato scientifico

Luca
Mariotti

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Sono gli anni ’90. Sbaglia Facoltà frequentando Scienze Politiche e consegue un Master in Marketing & Management riacchiappando di seguito la sua passione per l’Industrial Design e l’Architettura.
Nuovo Millennio. Management Consultant dell’azienda di famiglia prima e di importanti aziende e studi di architettura poi, ha digitalizzato le Top Brand del furniture in giro per l’Italia con Lovli/Furnichannel partendo da Milano, per approdare a Bergamo nel progetto di ‘Dehomecratic’ del quale è Board of Member e Co-Founder.

Il suo mantra: la ‘de-folclorizzazione’ dell’ artigianato, sarà portatrice di un nuovo design capace di internazionalizzare le culture autoctone.

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Cristina Pittau | Comitato scientifico

Cristina
Pittau

Comitato Scientifico

Il suo è un pensiero libero, non stagnante, che investe il sapere creativo nelle sue molteplici declinazioni dell’arte, dell’architettura, del design. E in quanto elemento libero, ogni titolo sarebbe limitante per Cristina: insegnante al liceo, storica dell’arte, ricercatrice universitaria nonché referente culturale per istituzioni museali.

Si è formata all’Università di Cagliari dove alla laurea in lettere è seguita la specializzazione in Storia dell’arte e il dottorato di ricerca in Tecnologie per la Conservazione dei beni architettonici e ambientali. Per oltre dieci anni si è occupata di didattica, servizi educativi, di promozione e valorizzazione per i Musei Civici di Cagliari. Collabora con enti, associazioni e istituzioni nazionali che si occupano di Beni culturali tra cui la Fondazione “Il Correggio” di cui è membro del comitato scientifico. È inoltre autrice di pubblicazioni e relatrice a convegni e conferenze negli ambiti di storia dell’arte e dell’architettura.

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Paulina Herrera Letelier | Comitato scientifico

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Herrera Letelier

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Città del Messico, Puebla e il Cile sono i luoghi dell'infanzia e della prima formazione universitaria di Paulina Herrera, architetta classe ‘78.
La tesi su “L’immagine in movimento e la percezione dinamica dello spazio architettonico” è quanto di più rappresentativo possa esserci per una giovane professionista che arriva in Sardegna nel 2009 con un dottorato di ricerca dell'Università di Cagliari. Nel suo delicato ma tenace moto perpetuo, Paulina impara a tessere nei laboratori di Samugheo con la storica artigiana Maria Antonia Urru, inizialmente come designer poi come tessitrice per sperimentare, creare fino ad insegnare.

Dall’architettura alle arti figurative, dal design alla realizzazione artigianale di manufatti, per una creativa come Paulina il salto è breve, quanto la distanza tra l'America latina e un’isola del Mediterraneo.

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